| (Testo CEI74) 139 Omaggio a chi sa tutto
Al maestro del coro. Di Davide. Salmo. Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri da lontano i miei pensieri,
mi scruti quando cammino e quando riposo. Ti sono note tutte le mie vie;
la mia parola non č ancora sulla lingua e tu, Signore, gia la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza, troppo alta, e io non la comprendo.
Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, lą tu sei, se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell'aurora per abitare all'estremitą del mare,
anche lą mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra.
Se dico: «Almeno l'oscuritą mi copra e intorno a me sia la notte»;
nemmeno le tenebre per te sono oscure, e la notte č chiara come il giorno; per te le tenebre sono come luce.
Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profonditą della terra.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro; i miei giorni erano fissati, quando ancora non ne esisteva uno.
Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio;
se li conto sono pił della sabbia, se li credo finiti, con te sono ancora.
Se Dio sopprimesse i peccatori! Allontanatevi da me, uomini sanguinari.
Essi parlano contro di te con inganno: contro di te insorgono con frode.
Non odio, forse, Signore, quelli che ti odiano e non detesto i tuoi nemici?
Li detesto con odio implacabile come se fossero miei nemici.
Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci i miei pensieri:
vedi se percorro una via di menzogna e guidami sulla via della vita.
| (Testo TILC) 139 (138) Meditazione: Dio vede tutto
Per il direttore del coro. Salmo di Davide. Signore, tu mi scruti e mi conosci;
mi siedo o mi alzo e tu lo sai. Da lontano conosci i miei progetti:
ti accorgi se cammino o se mi fermo, ti č noto ogni mio passo.
Non ho ancora aperto bocca e gią sai quel che voglio dire.
Mi sei alle spalle, mi stai di fronte; metti la mano su di me!
Č stupenda per me la tua conoscenza; č al di lą di ogni mia comprensione.
Come andare lontano da te, come sfuggire al tuo sguardo?
Salgo in cielo, e tu sei lą; scendo nel mondo dei morti, e lą ti trovo.
Prendo il volo verso l'aurora o mi poso all'altro estremo del mare:
anche lą mi guida la tua mano, lą mi afferra la tua destra.
Dico alle tenebre: 'Fatemi sparire', e alla luce intorno a me: 'Diventa notte!';
ma nemmeno le tenebre per te sono oscure e la notte č chiara come il giorno: tenebre e luce per te sono uguali.
Tu mi hai plasmato il cuore, mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, Signore: mi hai fatto come un prodigio. Lo riconosco: prodigiose sono le tue opere.
Il mio corpo per te non aveva segreti quando tu mi formavi di nascosto e mi ricamavi nel seno della terra.
Non ero ancora nato e gią mi vedevi. Nel tuo libro erano scritti i miei giorni, fissati ancor prima di esistere.
Come sono profondi per me i tuoi pensieri! Quanto č grande il loro numero, o Dio!
Li conto: sono pił della sabbia! Al mio risveglio mi trovo ancora con te.
O Dio, sopprimi i malvagi! Allontana da me i violenti!
Parlano di te per ingannare: abusano del tuo nome: sono tuoi nemici.
Signore, odio quelli che ti odiano, disprezzo chi si ribella a te.
Li odio di un odio implacabile: anche per me sono nemici.
Scrutami e conosci il mio cuore, o Dio. Mettimi alla prova e scopri i miei pensieri.
Vedi se seguo la via del male e guidami sulla tua via di sempre.
| (Testo CEI2008) 139 Inno a Dio, che tutto conosce
Al maestro del coro. Di Davide. Salmo.
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo, intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo, ti sono note tutte le mie vie.
La mia parola non č ancora sulla lingua ed ecco, Signore, gią la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano.
Meravigliosa per me la tua conoscenza, troppo alta, per me inaccessibile.
Dove andare lontano dal tuo spirito? Dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, lą tu sei; se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell'aurora per abitare all'estremitą del mare,
anche lą mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra.
Se dico: «Almeno le tenebre mi avvolgano e la luce intorno a me sia notte»,
nemmeno le tenebre per te sono tenebre e la notte č luminosa come il giorno; per te le tenebre sono come luce.
Sei tu che hai formato i miei reni e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda; meravigliose sono le tue opere, le riconosce pienamente l'anima mia.
Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, ricamato nelle profonditą della terra.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi; erano tutti scritti nel tuo libro i giorni che furono fissati quando ancora non ne esisteva uno.
Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio!
Se volessi contarli, sono pił della sabbia. Mi risveglio e sono ancora con te.
Se tu, Dio, uccidessi i malvagi! Allontanatevi da me, uomini sanguinari!
Essi parlano contro di te con inganno, contro di te si alzano invano.
Quanto odio, Signore, quelli che ti odiano! Quanto detesto quelli che si oppongono a te!
Li odio con odio implacabile, li considero miei nemici.
Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci i miei pensieri;
vedi se percorro una via di dolore e guidami per una via di eternitą.
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